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Icaro provò a volare ma le ali si bruciarono..















giovedì 28 ottobre 2010

citazione..nulla di più..

“Chi può disegnare in un arcobaleno la linea che demarca la fine della tinta blu e l’inizio di quella violetto? Noi vediamo in maniera distinta i due colori, ma dove, esattamente, l’uno blenda nell’altro? E lo stesso vale per il sano e il patologico”

H. Melville, “Billy Budd”

senza/es(=tu)-senza

Limite.
I Romani definirono”limiti” quelle pietre che segnano i confini. erano sacre e non potevano essere rimosse senza delitto, perchè erano esse stesse sotto la speciale protezione di una divinità, Limite o Termine (dove Terminus tra l’altro è uno dei tanti aspetti di Giove,Re di tutti gli déi)…
Fosse così facile capire qual’è il limite da non valicare..avere una pietra che delimita, che ti blocca, che ti ricorda dove non devi andare..per non commettere un errore che diventerà danno altrui..
La paura di dare dolore mi fa retrocedere..anzi, mi fa desiderare di farlo.
In realtà non si sa mai quando si rischia di fare male agli altri..ogni azione in potenza può essere errata…sappiamo quello che viviamo noi, ma mai fino in fondo quello che vivono e che facciamo vivere a loro…
é così complicato volere bene a qualcuno.
è così complicato non volere mai sbagliare.
preferisco prendere mille sberle che dare un buffetto..
è così semplice essere senza forma, senza corpo.
il dolore ti attraversa da parte a parte senza nemmeno accorgersi di averti incontrata.
e tu, Aria, male non ne puoi fare.

mercoledì 27 ottobre 2010

chissà se Dio ha detto qualcosa a Icaro, per impedirgli di osare e poi cadere..in fondo Lui lo sapeva..

L’Amore di Dio è detto ”incomprensibile”all’uomo perchè non segue gli umani moti…la teoria, e in effetti anche la pratica, sotto certi punti di vista, non fa una grinza…
Ultimamente ci rifletto molto. Non tanto per polemica, quanto per dolore e sofferenza credo.
E forse arrivo a conclusioni troppo umane.
Forse dettate più da bisogno che da mente aperta e curiosa.
Forse già riflettere è troppo umano.
Fatto sta che mi sembra che siano più gli uomini a rendere Grandi i suoi insegnamenti, con le loro azioni. Penso a Madre Teresa ad esempio, ma anche ad esempi molto meno divini, persone comuni, dedite all’Amore.
E mi sembra quasi che anche Lui, come noi uomini, ceda ad insistenza ed ecclatanza..certo poi si domanda se troverà ancora la fede quando tornerà sulla terra…ma intanto cede.
é anche vero che ci apre porte che forse noi non capiamo al momento, perchè non sono quelle che chiediamo. questo dovrebbe farmi rivedere tutto il discorso di prima. ma…
Dice anche che la porta dell’interiorità, del vero volto di Dio, della scoperta del sé, riusciamo ad aprirla solo se insistiamo, se non ci scoraggiamo, se accettiamo a volte di dirci stanchi, sfiduciati e ci sediamo sconfortati, lasciando che qualcun altro ci sorregga le braccia tese verso l’alto, come Mosè nella prima lettura. (riflessione don roberto)..
Ma bisogna che almeno mandi un Aronne e un Cur a sostenere queste benedette mani, senza che essi le lascino a momenti alterni, perchè hanno prurito o per qualsiasi altro motivo.
In fondo non credo che stiano ancora oggi sorreggendo le braccia di Mosè..hanno concentrato le loro forze nel momento in cui serviva e mosè è resistito.
non so se mi spiego.
ma vabbè, la religione e la benevolenza di Dio credo siano ancora un po’fuori dalla mia portata..
buonanotte mondo virtuale…che nemmeno tu sai che esisto.

lunedì 25 ottobre 2010

auto-Amore

Recita il sorriso per i tanti pensieri.
Piange l’Amore davanti a tanto dolore.
Inciampa la Vita tra le miserie.
Lotta il Cuore grazie a Sorriso, Amore e Vita.
Perchè con Niente non si rimane Mai. C’è Sempre Qualcosa.
- Ci sono Io. e finchè esisto posso cambiare le carte in tavola! -
Il problema è quando si smette di credere alla propria importanza. al proprio valore.
Quando hanno più peso le Cose Perdute o Mai Avute, piuttosto che Quelle-che-si-possono-ancora-costruire.
Quando devi cercare di crescerti ed educarti destrutturando una personalità  per forza di cose già sedimentata.
Quando…
E devi solo fare una scelta. le alternative non sono poi tante:
o ti uccidi
o accetti di vivere perennemente dipendendo da qualcuno e perdendo in dignità e libertà
o tiri fuori le palle e fai di tutto per diventare quello che volevi un tempo, rendendo, certo, il tuo volere adatto al periodo della vita dal quale stai ricominciando. Ciò non significa accontentarsi ma prendere bene la mira per fare centro e non sprecare colpi.
E io credo di aver scelto l’ultima alternativa..dignità e libertà sono vitali per me..
Ora cerco l’Auto-Amore..

sabato 23 ottobre 2010

chissà cosa nascerà..

e comincio col silenzio…tratto preponderante di me..inabilità, necessità, strategia, danno, salvezza…ssshhh